Mi chiamo Rawan, sono nata libanese e cresciuta italiana.
Il Libano è sempre stato per me quella piccola terra sul mare satura di edifici vicinissimi gli uni agli altri che si scorgono dall’aereo: un’immagine che mi emoziona sempre dopo quattro ore di viaggio cariche di aspettative e immaginazione. Associo il Libano al traffico del quartiere sciita di Beirut, all’espressione di disappunto di mia nonna quando non riesco a finire il piatto che mi ha preparato, ai bagni sempre troppo brevi nel fiume Litani e al canto del muezzin che invita tutti alla preghiera. Tutti, tranne me, perché io non so pregare e non ho mai ricevuto alcun tipo di educazione religiosa se non nelle forme di “giusto” e “haram” che ho interiorizzato da bambina come regole che in quanto regole non si comprendono mai fino in fondo . È così e basta. Il che va bene a dieci anni. Poi ti viene voglia di mettere tutto in discussione, di ribaltare il senso comune di coloro con i quali si è cresciuti per vedere che succede.
Il Libano con SOS Cristiani d’Oriente ha significato anche questo per me, rendendo questo viaggio una fonte di scoperte, rivelazioni e conoscenza sotto molti punti di vista.
Ad esempio, ho passato una giornata nel monastero greco-cattolico di Ain-Trez, e ho conosciuto la paziente arte della coltivazione della terra. Ho conosciuto la storia del monastero greco-ortodosso di Hamatoura, raggiunto dopo una camminata, tutta in salita, di quaranta minuti: una storia di otto secoli ricchi di avvenimenti tragici o miracolosi, tra distruzione e morte e rinascita e devozione. Ho imparato ad apprezzare i momenti di preghiera e a viverli con profonda e sincera gratitudine per tutto ciò che la vita mi ha dato, al punto che una sera, seduti sul tetto di un edificio a guardare le stelle, mossa dal profondo desiderio di comunione con chi mi era vicino e di riconoscenza per quel momento, io che non so pregare, ho chiesto: “Facciamo una preghiera?”
Ho imparato che, nonostante la spiritualità di questa terra sia declinata in diciotto modi diversi, i libanesi hanno molte più cose in comune che differenze, e che se solo lo sapessero si amerebbero un po’ di più. Ho ritrovato l’ospitalità, l’empatia e l’amicizia dei villaggi sciiti del sud del Libano anche negli antichi villaggi cristiani di Khreibeh e Krayat, nella regione di Akkar. Ho avuto il piacere di conoscere Padre Kamel, un uomo dal forte carisma e pieno di idee e progetti rivolti alla comunità, dall’apertura di un negozio di alimentari alla questione della convivenza interreligiosa.
Mi sono resa conto di avere molti pregiudizi, ho imparato a non ascoltarli e per la prima volta in vita mia ho guardato Star Wars assieme a Geo e Apolline, volontari di Tripoli. Grazie alle persone che ho incontrato e ai loro racconti ho imparato che “la paura conduce all’ira, l’ira all’odio, l’odio conduce alla sofferenza.” (Star Wars, Episodio I)
Contrariamente alle mie convinzioni, ho capito che in realtà l’espressione “Il faut se preter aux autres et se donner à soi-meme” non è un’espressione che mi appartiene: dare me stessa agli altri è stato quello che fatto per tutta la durata della missione ed è stata l’azione più gratificante che io abbia mai compiuto. Ho interagito per la prima volta con il problema della disabilità. Ho passato del tempo con i ragazzi disabili di Bkeftine e ho amato la totale assenza di filtri nel condurre la loro vita sociale e nell’esprimere i propri sentimenti fatti di sincerità e altruismo.
Ho vissuto la mia esperienza con SOS Cristiani d’Oriente come uno spartiacque tra chi ero prima di partire e chi sono adesso che sono rientrata in Italia: questo ha dato anche una nuova forma al mio rapporto con il Libano, rendendo la missione un momento unico e di fondamentale nella mia vita.
Adesso che la pace è tornata vorrebbero ritornare ai propri alloggi! SOS Cristiani d’Oriente si è impegnata a riparare gli alloggi della comunità armena. Per ricostruire 120 alloggi del quartiere armeno di Aleppo sono necessari 300 mila euro.
Rawan Sbeiti
Via Meuccio Ruini 31,
00155 Roma
info@fondazionesoscristianidoriente.it
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