Il ritorno dell'acqua a Teleskuf

Dopo un esilio di quasi mille giorni, i cristiani della Piana di Ninive iniziano a tornare alle loro case. Questo ritorno segna un nuovo passo nella storia di questa comunità irachena. In trenta giorni, un centinaio di famiglie sono tornate a Teleskuf, nel loro villaggio, nelle loro case … grazie a voi.

Ma senza acqua, la nostra vita non sarà mai normale. Senza acqua, gli abitanti di Teleskuf non torneranno e se tutti se ne andranno, chi resterà? Cosa resterà di noi nella terra dei nostri antenati? Cosa resterà di Teleskuf?’’ La signora Atto

Dopo questi due anni e mezzo di esilio, le famiglie cristiane sfollate credono finalmente nel ritorno. Se Teleskuf è segnato dagli scontri tra le forze dell’ISIS contro l’esercito iracheno e l’esercito curdo, questo villaggio cristiano è finalmente pronto a vedere i suoi abitanti tornare.

Un problema importante è quello dell’accesso all’acqua potabile. In effetti, i violenti scontri hanno distrutto le vie di trasporto e i serbatoi sono stati avvelenati da sostanze tossiche. Quattro pozzi situati al di fuori della città permettono di portare l’acqua al villaggio, ma il costo è esorbitante.

Questi ultimi sfidano il passato e sono determinati a voltare la pagina degli ultimi dolorosi anni. Ma quale futuro per queste famiglie? Siamo costretti a guardare oltre, per capire cosa accadrà dopo il loro reinsediamento.

SOS Chrétiens d’Orient si impegna a fornire ad ogni famiglia un sistema di filtri del valore di settanta euro per unità, o di 7.000 euro per i cento superstiti futuri. La situazione è quindi urgente sia perché senza questa garanzia le famiglie non vorranno tornare, ma anche perché questa stessa garanzia è un primo passo verso il ritorno.

Grazie alla vostra generosità, avete reso la loro speranza una realtà: non ce ne sono cento ma, alla fine, quattrocentoventi filtri che sono stati distribuiti alle famiglie. Le famiglie numerose hanno ricevuto due filtri.