Iraq
Dopo una prima missione umanitaria in Siria durante il Natale 2013, una squadra di volontari arriva in Iraq, nell’aprile del 2014, per celebrare la resurrezione di Cristo assieme ai cristiani iracheni. Da questo viaggio inaugurale che solca il cielo del Kurdistan iracheno e della Piana di Ninive, si coglie l’importanza della presenza dei giovani occidentali in questa terra.
Nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014, 55mila persone fuggono da Qaraqosh per salvarsi. La piana di Ninive è appena caduta nelle mani di Daesh. In meno di 72 ore, una squadra di SOS Cristiani d’Oriente sbarca a Erbil. I problemi logistici d’approvvigionamento d’acqua ed elettricità si fanno preoccupanti. Dall’ingresso del centro commerciale Ankawa alla periferia della città, la nostra associazione umanitaria organizza la distribuzione d’acqua potabile e di pacchi alimentari. Nell’agosto 2014, una missione permanente viene aperta proprio a Erbil per assistere le famiglie sfollate e quelle locali che hanno sofferto l’afflusso di rifugiati.
Sulla base dei bisogni identificati, immediatamente sono stati messi in atto tre livelli d’azione: essendo l’evoluzione della situazione rapida, SOS Cristiani d’Oriente lavora su un ampio ventaglio d’azioni d’emergenza distribuendo coperte, fornelli, derrate alimentari, vestiti… Di fronte ad una quotidianità estremamente pesante per i rifugiati, vengono organizzate attività sportive o culturali per i più piccoli, insieme a coreografie e lavori manuali per gli adolescenti, nonché tornei di calcio, pallavolo, backgammon o di domino per i più grandi.
I progetti strutturali rispondono ai bisogni di medio termine. In questo modo, la nostra associazione partecipa alla costruzione d’un sistema di depurazione dell’acqua, di pollai, giardini, cucine collettive e di centri per favorire la socializzazione tra i rifugiati.
Allo stesso modo seguiamo progetti a lungo termine, nel cuore stesso delle comunità cristiane d’Iraq: riguardano l’educazione, con la costruzione di scuole o l’organizzazione di corsi di lingua tramite i volontari. L’associazione fornisce anche ambulatori medici, ricostruisce cliniche e distribuisce medicinali e s’impegna nella ricostruzione di abitazioni distrutte dalla guerra.
Nell’estate del 2014, la piana di Ninive cade nelle mani di Daesh. Una squadra di SOS Cristiani d’Oriente atterra a Erbil dove circa 80mila cristiani sono sfollati, separati dalle loro famiglie, avvolti da un caldo torbido, organizzando la distribuzione di potabile e beni di prima necessità. Così inizia la nostra mission in Iraq.
Oggi, SOS Chrétiens d’Orient investe sul futuro e intensifica i suoi progetti di sviluppo economico per i siriani che riprendono in mano le redini della loro vita.
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