A fine marzo 2017, gli abitanti hanno avuto talmente tanta paura che sono fuggiti a piedi attraverso le montagne, nonostante il freddo, mentre gli uomini rimanevano nelle trincee per difendere la città. Gli attacchi con i missili che i terroristi lanciavano sulla città non sono più quotidiani anche se, tuttavia, sono frequenti e pericolosi. Nel luglio 2017, SOS Cristiani d’Oriente decide di attivarsi per le famiglie dei sessantacinque martiri di questi attacchi di Fatah al-Sham che durano da più di sette anni. L’associazione ha portato un camion di vivande. Nel corso di una cerimonia presieduta dal sacerdote della parrocchia, i volontari hanno donato a ciascuna famiglia un grosso pacco contenente del cibo e una piccola somma di denaro. L’atmosfera è cupa. Le mogli dei martiri son vestite di nero. Questo piccolo aiuto darà loro un po’ di sollievo. La donazione alle famiglie dei martiri avviene con grande semplicità. La cerimonia ha luogo presso la sala parrocchiale di Mhardeh e inizia con una preghiera per le famiglie delle vittime. In seguito alla ritirata dei jihadisti il villaggio si è nuovamente ripopolato, tornano i giovani, fieri dei loro difensori, che sono principalmente gli uomini della difesa nazionale e della brigata d’emergenza. Questi difensori sono amati, gli stessi bambini sarebbero pronti a partire con loro al fronte. Tuttavia, il villaggio non è altro che l’ombra di se stesso, i danni provocati dai continui bombardamenti sono ingenti. Noi abbiamo portato il nostro sostegno a più di 3.000 famiglie dei martiri e dei combattenti che soffrono per il considerevole aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità. E’ necessario che veniamo in aiuto ai siriani che si son battuti sacrificando tutto per la loro terra e per le loro famiglie. La distribuzione di vivande e contributi da parte dell’associazione sono un esempio di aiuto concreto che possiamo apportare alla popolazione.