Maaloula, un piccolo gioiello annidato tra le montagne della Siria. Ci si arriva attraverso la strada per Damasco, s’innalza a sinistra la montagna cattolica e a destra la montagna ortodossa. Tra i due dirupi sacri, la Nostra Signora della Siria arroccata su un promontorio roccioso sovrasta il deserto.
E’ ancora presto e a Maaloula, sotto il sole del mattino, già risuona un brusio di vitalità. Dai vicoli tortuosi del villaggio s’innalzano delle nuvole di polvere ocra: i maauleliti si impegnano a ricostruire le loro case, che hanno subito forti bombardamenti durante la liberazione del villaggio nell’aprile del 2014. Da allora è stata in parte ricostruita, ma i tetti delle case che si incontrano nel centro storico della cittadina si reggono precariamente.
Per gli abitanti di Maaloula, la distruzione delle loro case è un doloroso pensiero che ha avuto delle conseguenze umane e finanziarie pesanti. Oggi, quelli che sono rimasti, lavorano duro per ristrutturare le loro abitazioni. Obbligati a prendere in affitto un appartamento o a rifugiarsi presso i loro vicini molti di loro si sono indebitati.
Nelle vie distrutte del villaggio, i volontari di SOS Cristiani d’Oriente si mescolano ai Maalauliti, a volte spingendo una carriola, a volte portando dei sacchi di macerie, a volte caricando e trasportando dei cesti agganciati ai loro asini. Quando risuona l’Angelus tra le montagne è l’ora del té. E’ in questo momento in cui si lascia il cantiere per andare sulle terrazze e sui tetti delle case sporgenti sulla scogliera, l’occasione di fare una pausa meritata con gli operai del cantiere vicino. Nel villaggio, gli abitanti conoscono bene i volontari, li apprezzano e hanno piena fiducia in loro.
Quando hanno bisogno d’aiuto, i siriani sollecitano Lawandios, un volontario maalaulita dell’associazione, che coordina sul campo i vari progetti con il capo missione. I volontari si mettono a disposizione dei loro vicini per portar via le macerie, ricostruire i muri o trasportare i sacchi di pietre. Un lavoro di lunga lena, tuttavia indispensabile.
Dal loro arrivo a Maaloula nel 2013, i volontari dell’associazione hanno partecipato alla ricostruzione di una trentina di abitazioni, nonché di due ristoranti. Aiutando i maalauliti a rilanciare le proprie attività, ricostruire le loro abitazioni e facendo rifiorire l’economia locale, SOS Cristiani d’Oriente opera affinché il villaggio torni ad essere quello prima della guerra; un luogo irrinunciabile per i pellegrini e i turisti del mondo intero.
Grazie al vostro sostegno possiamo aiutare concretamente gli abitanti di Maaloula a ricostruire il loro villaggio. Aiutateci a sostenerli ancora.
Via Meuccio Ruini 31,
00155 Roma
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